In molti sanno che qui si trovano la Cappella dei Principi e la famosa Sagrestia Nuova, dove sono custodite le tombe di Giuliano e Lorenzo de’ Medici, opera del titanico Michelangelo. Ma forse non tutti sanno che proprio qui sono conservati i murales più antichi di Firenze. Schieratosi nelle fila degli ultimi repubblicani nel 1527, il pittore e scultore e architetto e poeta fu condannato a morte per alto tradimento. Per salvarlo il priore di San Lorenzo, Giovanni Battista Figiovanni, gli rivelò l’esistenza di una sicura stanza segreta, sotto la Sagrestia Nuova. In questo tunnel illuminato a candele, Buonarroti fece l’unica cosa che gli dava sollievo: disegnò. Oggi, grazie a un sistema di touchscreen, i murales possono essere finalmente ammirati, dopo secoli velati dalla biacca. Arte e politica, una fonte infinita di storie avvincenti e aneddoti incredibili.