Nato a Bonito, a sud di Napoli, undicesimo di quattordici figli, Salvatore Ferragamo inizia a lavorare ancora bambino dal calzolaio sotto casa. A 13 è già in proprio. Nel 1915, appena sedicenne si imbarca sullo Stampalia con in mano un biglietto di terza classe, vuole raggiungere i fratelli emigrati in California e in un decennio diventa il calzolaio più ambito di Hollywood. Ma lui non si accontenta. Vuole lavorare con veri artigiani. Il mito dell’artigianato fiorentino arriva alle orecchie delle ricche ereditiere americane e a quelle di Salvatore. Dicono che la più bella lingerie ricamata, l’argenteria , il cuoio, i cappelli di paglia migliori del mondo sono fatti a Firenze. Nel 1927, torna in Italia, questa volta in prima classe e Firenze è finalmente la meta. Ora, il Museo Salvatore Ferragamo, racconta questi anni attraverso le opere futuristiche di Depero, Balla, Maccari, Martini, Rosai, Thayaht, Gio Ponti, che si intrecciano ai celebri modelli di calzature create da Ferragamo, stoffe, pezzi di artigianato. Imperdibile…