Natalia Goncharova (1881-1962), prima donna delle avanguardie russe del ‘900, anticonvenzionale e ribelle, che è riuscita a vivere per l’arte, Palazzo Strozzi dedica una grande retrospettiva con 130 opere che difficilmente potranno legarla a un solo stile. Se non quel Raggismo che lei crea con Michael Larionov, compagno di vita e di lavoro conosciuto a scuola e mai più abbandonato. E’ anche la prima donna che ha dimostrato come si possa fondere tradizione e innovazione, Oriente e Occidente, le Icone russe ai Fauves, ai Futuristi. Dimostrando una poliedricità unica che le consentiva di creare costumi di scena e abiti d’alta moda. Amica di Djagilev e di Coco Chanel è stata la prima a dipingere nudi femminili così azzardati tanto da subire svariati processi e recentemente perfino una clamorosa censura da Istagram.